Per lucidare i tuoi metalli l’unica soluzione è usare  l’elettrolita Delmet. L’azienda da oltre 70 anni lavora in questo campo vantando di competenza e dedizione professionale in prima linea nella cura dell’acciaio inossidabile, proponendo soluzioni ad alto contenuto tecnologico, grazie alla continua ricerca e sviluppo che ha portato, nel tempo, a conquistare molteplici innovazioni di rilievo che interessano i principali processi di lavorazione dei metalli: decapaggio, passivazione, elettrolucidatura e derouging.

Un elettrolita è una sostanza che in soluzione o allo stato fuso subisce la suddivisione in ioni delle proprie molecole. Le sostanze che non si dissociano vengono dette “non elettroliti”.

Il termine “elettrolita” si riferisce alla capacità di condurre la corrente elettrica grazie all’intervento di ioni, caratteristica peculiare di queste specie chimiche. Un elettrolita costituisce quindi quello che viene definito conduttore ionico o, alternativamente, conduttore di seconda specie. Gli elettroliti sono capaci di condurre corrente elettrica, una volta sciolti in soluzione, proprio per la presenza di ioni positivi e negativi nella soluzione generata, derivati dalla dissociazione e ionizzazione dell’elettrolita.

La società progetta impianti automatici o manuali per la finitura dell’acciaio, ma ne è il primo costante utilizzatore, poiché i suoi stessi impianti vengono impiegati all’interno delle sedi produttive per offrire una serie di servizi di lavorazione dell’Inox di eccellenza.

Per una reale cura e pulizia dell’acciaio l’azienda propone una vasta gamma di prodotti chimici che supportano il cliente in qualunque caso: che ci si affidi al servizio conto terzi di lavorazione dei metalli, o che si necessiti di commissionare un impianto personalizzato, la consulenza professionale offerta è completa di tutti gli strumenti e i composti necessari a garantire il miglior risultato possibile.

L’elettrolita è uno dei componenti essenziali delle celle elettrochimiche (tra cui celle galvaniche e celle elettrolitiche), dove hanno la funzione di trasportare la carica elettrica da un elettrodo all’altro. In una cella elettrochimica possono essere presenti anche due soluzioni elettrolitiche, separate da un setto poroso o da un ponte salino.