La coltivazione della marijuana legale si legge nella circolare del ministero dell’Agricoltura – è consentita senza necessità di autorizzazione, che viene richiesta invece se la pianta ha un tasso THC di oltre lo 0,2 per cento come previsto da regolamento europeo. In questo senso, non crea alcun tipo di effetto psicotropo apprezzabile, ma al massimo è in grado di conferire un senso di relax per via del CDB, altra sostanza in essa contenuta. La marijuana legale rappresenta una variante della nota pianta di canapa e viene ricavata da infiorescenze femminili di Canapa Light Sativa, specificatamente selezionate e da colture  controllate e certificate.

La marijuana legale può essere distribuita e venduta liberamente senza particolari autorizzazioni se non quelle necessarie per qualunque esercizio commerciale: pertanto si può tranquillamente comprare sia nei negozi dedicati sul territorio italiano che su online, a patto che sia quella depotenziata. La marijuana legale annovera tra i suoi componenti ben 80 cannabinoidi e tra questi vi sono il Cannabidiolo (CBD) e il Tetraidrocannabinolo (THC) che è, senza ombra di dubbio, quello maggiormente conosciuto e ricercato dagli amatori della Cannabis.

L’universo della marijuana legale è davvero molto ampio e contempla diverse possibilità, tutte da gustarsi al meglio. Quali sono i tipi di erba legale in Italia? Ci sono molte qualità disponibili sul mercato che si differenziano molto tra di loro. Di fatti oltre alla genetica/fenotipo di provenienza, le piante cambiano in base alla modalità di produzione. La marijuana legale ha un elevato tasso di Cannabidiolo produce, in particolare, effetti miorilassanti, antiepilettici, antinfiammatori e antiossidanti; la sensazione di tranquillità che il soggetto può avvertire è, invece, frutto del tasso trascurabile di THC. Si tratta di un prodotto “non stupefacente”, considerato appunto che il tenore di THC è minore dello 0,2% sulla base e nel rispetto di quanto previsto dalla legge italiana.