La storia dei Tarocchi, antica e affascinante, ha accompagnato l’evoluzione delle culture, a sua volta plasmando e fondendosi con esse. L’origine dei Tarocchi non è certa, poiché esistono diverse teorie.
Quel che è certo è che i Tarocchi, come lo conosciamo oggi, hanno origini medievali. Per secoli, i Tarocchi non cambiarono quasi per nulla, rimanendo sempre perfettamente validi. L’enigma irrisolto della genesi dei Tarocchi contribuisce quindi all’aura intrinseca del mistero di queste carte.
Principali teorie sull’origine dei tarocchi
Le teorie più autorevoli sull’origine dei Tarocchi sono le seguenti.
XXII secolo a.C. in Egitto
I Tarocchi derivano direttamente dai geroglifici del Libro di Thoth e rappresentano una sintesi della conoscenza e della religione egiziana. Il Tarocco è quindi un alfabeto geroglifico e numerico originariamente riservato ai sommi sacerdoti, che esprime una saggezza universale primordiale, da cui si sono evolute le varie culture e religioni.
XI secolo a.C. in Cina
I Tarocchi condividono varie analogie con I Ching, il libro contenente l’antica saggezza cinese che può essere fatta risalire a più di 3000 anni fa. Il disegno casuale di 64 esagrammi di I Ching viene utilizzato come strumento tradizionale di divinazione. Il fatto che le carte da gioco, nonché la carta e la stampa, siano invenzioni cinesi, dà credibilità alla teoria secondo cui le origini più lontane dei Tarocchi dovrebbero essere ricercate in Cina.
XV secolo d.C. in Italia
Molto probabilmente i Tarocchi nacquero nel nord Italia, alla corte di Filippo Maria Visconti – Duca di Milano – nella prima metà del XV secolo. Questa teoria è supportata dal ritrovamento di vari mazzi di carte, numerose citazioni in documenti e atti giudiziari del XV secolo e l’uso di semi tipicamente italiani sulle carte: spade, bacchette, tazze e monete.
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