La farina è uno degli ingredienti fondamentali per la preparazione dei più importanti piatti che hanno reso la nostra cucina famosa ed invidiata in tutto il mondo. Conoscere la sua storia e la sua preparazione è importante per conoscere le nostre tradizioni e per scoprire come riconoscere i prodotti di qualità, come ci insegna il Mulino Padano.
Macinazione del grano: storia e procedimenti
La macinazione del grano è un procedimento molto antico: l’uomo ha iniziato a macinare i cereali addirittura a periodi precedenti alla nascita di Cristo.
La macinazione del grano è un passaggio fondamentale per la realizzazione della farina, che avviene dopo la pulitura del grano. La molitura è stata per secoli la tecnica principale utilizzata: la prima macina a pietra risale al I secolo d.C.. Il suo funzionamento è molto semplice: inizialmente le macine di pietra venivano mosse dall’uomo o dagli animali, poi furono implementate ai mulini ad acqua o a vento, fino alla fine del XVIII secolo, dove la rivoluzione industriale ha portato in auge una netta evoluzione tecnologica. La sua struttura vede la presenza di due mole, caratterizzate da una superficie con un numero variabile di scanalature, tra le quali viene fatto passare il grano. Infine, con una forte azione di pressione e sfregamento, la rotazione permette la macinazione del grano tenero.
La seconda macchina che sussegue la macinazione a pietra è il molino a cilindri. Quest’ultimo è composto da dei laminatoi che al loro interno contengono i cilindri che lavorano in modo differenziato sul grano tramite dei processi di selezione, che permettono di ottenere diversi tipi di farine.
Nonostante la macinazione a cilindri sia ad oggi una delle soluzioni più utilizzate, la molitura non è stata ancora abbandonata. Il Mulino Padano, ad esempio, è uno dei brand che ancora oggi sfrutta la macinazione a pietra a seconda della tipologia di farina che va a realizzare.